Soumalia Sacko con la sua morte ha squarciato il velo, ha posto ciascuno di fronte alle proprie responsabilità, oltre ogni luogo comune, oltre ogni indifferenza, oltre ogni strumentalizzazione.
Non è storia recente, ma oggi è sempre più forte : c’è una agricoltura che si fonda sullo sfruttamento dei migranti.
Si può continuare a far finta di non vedere?
E nel mentre si grida all’invasione, come fa il Ministro dell’Interno, in terra e in mare si continua a morire.
Il Ministro dell’Interno credo non abbia detto una parola sull’omicidio, e se l’ha detta, l’ha sommersa nel fiume di ideologia sovranista e da guerra ai poveri che presenta il volto profondo della linea del Governo su questo decisivo terreno, accresciuta dal silenzio del Presidente del Consiglio.
Il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico è stato invece lunedì 11 giugno a San Ferdinando di Calabria, nella baraccopoli della vergogna e dello sfruttamento : gesto per quanto doveroso per nulla scontato.
Due modi diversi di sentirsi Istituzioni. Due modi diversi di rispondere allo stesso problema. Una contraddizione potenzialmente esplosiva nell’assetto di una maggioranza che prevede una divisione dei compiti : su alcune questioni comanda la Lega, su altre i 5 Stelle.